martedì 2 febbraio 2010

Come la Cina, ma senza draghi e kung fu





Cronache della ribellione, primo giorno.


L'emendamento censura è realtà.
Questo fa della maggior parte dei blogger criminali sovversivi agli occhi del governo. Non molto in linea con il nome "Popolo della libertà", se mi è consentito dirlo. A meno che la libertà in questione non sia solo quella dei politici e dei loro soci d'affari: libertà di disporre impunemente di uno stato democratico come "feudo" personale.
Banalità a parte, la gravità di questo emendamento è inqualificabile.
Se gli italiani passassero meno tempo a guardare reality e cominciassero a vedere film di fantascienza (o, i più arditi, a leggere libri di storia) capirebbero la gravità di quello che è appena successo e del fatto che non se ne sia minimamente parlato.
E qui mi coglie anche il senso di impotenza: perchè praticamente tutti coloro che leggeranno queste cose le sapranno già, mentre chi le dovrebbe imparare mai e poi mai si metterà a leggere dei blog su internet.


Finchè ci saranno blog su internet.