giovedì 24 dicembre 2009

Buon Natale!


So che sono passati settemilaquattrocentordici ere dall'ultimo post, ma è stato periodo tribolato...

Prossimamente tornerò a postare con più assiduità (e con cose un pò più interessanti!) !

Intanto, auguro buon Natale e buone feste generiche a tutti i lettori del blog!

lunedì 2 novembre 2009

Ventidue




"Non credo di essere più saggio di qualche anno fa.


Sono solo più vecchio.


Ho conosciuto successi e fallimenti .


Sono caduto e mi sono rialzato.


Cos'ho imparato?


Ho imparato a non ripetere i vecchi errori, ma ho avuto anche il tempo per commetterne di nuovi."






Neil Gaiman, The Sandman

martedì 22 settembre 2009

lunedì 27 luglio 2009

Hey ho! Let's go!


E domani, infine, si parte.

Ed era pure ora, aggiungerei.

Un giorno in anticipo rispetto all'anno scorso, a quanto pare dal topic gemello con il quale segnalai la mia partenza.

Sta volta il vento tira ad ovest, fino ai rocciosi lidi portoghesi. L' H-Team (holyday team, off course) s'è arricchito di due anime, ma lo spirito è sempre il solito.

E quest'anno non ho nemmeno sparato una delle mie improbabili destinazioni, attirando le ire dei compagni di viaggio!

Grandi conquiste (per loro) insomma.

E dopo sti dieci giorni, come da copione, su in montagna.

Le mie velleità calcistiche potrebbero essere frustrate da una vita di insuccessi, ma, per Diana, uno che vuole campare dei propri scritti non può che essere un inguaribile ottimista!

E allora andiamo a vincere, dannazione!

"Non si può sempre perdere", no?

Calcio a parte, questi perenni confronti con l'anno scorso mi portano sempre a un minimo di tediose riflessioni.

Cosa ho fatto in questi 365 giorni?

Sono cambiato, invecchiato?

Domande abbastanza impegnative, alle quali però non ho nessuna voglia di rispondere.

Certo, dal punto di vista del romanzo non posso che essere poco entusiasta. Ho scritto poco, troppo poco.

Ma, come al solito, anche sta volta rimando un nuovo ritmo, più sostenuto, a settembre.

Conscio che, sarò pure lento, ma a furia di andare a vanti prima o poi finirò 'sto benedetto libro!

Ma al diavolo lavoro, vita milanese e università; è tempo di vacanza!

Buone vacanze a tutti, fedeli (???) lettori!

.

P.S. Spero che almeno al mio ritorno il Milan abbia comprato per lo meno 'sto stramaledettissimo attaccante! Che ragazzi, così non si va molto lontano! E ho detto attaccante, non O'scandaloso!

.

Ok, basta delirare.

A settembre, gente... Bye!


mercoledì 15 luglio 2009

La foresta



Entrai in una foresta di primavera
Le fronde molteplici, la voglia di andare avanti
Di scoprire l'albero dopo la radura e la radura dopo l'albero
Mentre tutto è sconosciuto e magico

.
Entro in una foresta d'estate
Conscio del luogo, lo voglio comprendere, ammirare, contenere
Di albero in albero, cercando un senso
Che forse è solo in me


.
Entrerò in una foresta d'autunno
La voglia d'esplorare venuta meno
Mi accontenterò di seguire il mio percorso
Di cercare il dettaglio che l'irruenza ha fatto tralasciare


.
Entrerò in una foresta d'inverno
Ai primi passi coscienza e paura arriveranno mano nella mano
E il mio piede si fermerà, limitando l'esperienza al ricordo
Sperando che, almeno esso, non svanisca


.


.


.


Ebbene sì, ora mi metto anche a poetare...

giovedì 2 luglio 2009

Puddle of Mudd - She Hates Me

Senza un perchè particolare...
Gran canzone e basta!

martedì 2 giugno 2009

Il peso delle parole



"Michelle, cosa ci facevi dietro alla mia porta?"
La cameriera alzò lo sguardo verso il signore del castello, il suo datore di lavoro.
"Nulla, capitano Kenneth"
"Origliavi, forse?"
Il capitano domandava, ma già sapeva la verità dietro al suo quesito.
Il castello era un piccolo mondo, con i propri intrighi, i propri interpreti ed i propri cantori.
E la bella Michelle era una di questi, l'aedo più grande, più abile e più presente di tutto il castello.
Nulla di grave, ovviamente.
Un uomo moderno e di mentalità aperta come lui non dava alcun peso alle voci di corridoio, allo schiamazzante spettegolare della servitù.
O almeno, questo accadeva prima della morte della signora.
La dama del castello, moglie di Kenneth, Sofia Luventfal, era una donna splendida.
Amata da tutti per la sua bontà e generosità, era la donna più perfetta che il capitano avesse mai conosciuto.
Così solare, così devota al marito...
Da non poter pensare una vita senza lui ed il suo amore.
E fu così che, quando le arrivò alle orecchie piccole e candide la notizia del presunto rapporto tra il marito e la serva di nome Lisa, in attesa di un bambino, non vide altra soluzione che lasciare questa valle di lacrime abbandonandosi al mondo esterno dalla finestra più alta del castello, nella torre.
Il volo non fu abbastanza lungo perchè la donna scoprisse che il padre del figlio di Lisa era in realtà il fattore, e che il coinvolgimento del marito non era altro che una sciocca e falsa chiacchera messa in giro da una cameriera annoiata.
Il capitano però, dal canto suo, comprese bene il peso di quelle parole futili, e, folle d'ira, preparò la sua vendetta nelle lunghe notti successive.
"No, signor capitano. Non stavo origliando", rispose la cameriera.
"Sarà meglio così. Ora ho da fare", disse allora l'uomo, che con passo rapido si allontanò subito dalla porta socchiusa, dietro la quale l'occhio vispo di Michelle notò immediatamente la figura di Rada, una delle cuoche del castello, giovane e bella, intenta ad aggiustarsi il vestito.
Una notizia del genere era da raccontare immediatamente a tutti.
La cameriera sfrecciò tra le varie sale del castello, fino ad arrivare alla cucina.
"Ehi, voi! Non sapete cosa appena visto!"
Tutte le donne nella stanza si voltarono immediatamente verso la ragazza.
"Su, nella camera del padrone! Ho visto chiaramente Rada svestita abbracciata a lui!"
"Ma che stai dicendo? Rada è qua nella dispensa", rispose la vecchia Zelda, la più anziana.
"Ma non è possibile! L'ho appena vista su!"
"Ah, sì? Rada!", urlò allora la donna.
La ragazza sbucò fuori dalla dispensa, guardando con occhi enigmatici le donne nella stanza.
"Dimmi, Zelda"
Michelle rimase ammutolita.
Non era possibile, Rada era su, nella camera del capitano!
Non poteva essere lì.
"Io... devo andare", disse allora, scappando della cucina.
Come aveva fatto a sbagliarsi? Era impossibile, i suoi occhi erano sempre attenti come quelli di un falco!
Si diresse ad ampie falcate verso la sala da pranzo, e cominciò a prepararla per l'imminente cena.
Dopo qualche ora, quando la notte era già calata nella sua totalità, Michelle si recò nel parco di fronte al castello. Spesso le coppie si recavano lì e la cameriera aveva di che parlare per giorni e giorni da una sola visita serale al parco.
Quella sera però trovò più di quanto si sarebbe mai aspettato.
Il capitano era lì, sotto il pino più grande e stringeva a se Rada.
Aveva visto giusto dunque!Ora le altre comari le avrebbero creduto, pensò.
Corse immediatamente nelle stanze della servitù, ed entrò urlando:
"Venite subito a vedere! Nel parco, il capitano con Rada!"
"Tu sei pazza!", le rispose Zelda, seduta in un angolo.
"Vieni a vedere tu stessa! E vedrai chi è pazza!"
"Rada è qui, sciocca!"
La ragazza spuntò improvvisamente dallo stanzino con cui comunicava la stanza della servitù, guardando con occhi rossi d'ira Michelle.
"Bugiarda! Quali voci vai a mettere in giro?"
"Ma non è possibile! Tu eri lì!"
"Basta calunniare! Queste tue menzogne ci hanno stufato tutte!"
"Vattene da questo castello!", urlò allora Zelda, e anche le altre presenti partirono con un invettiva.
Michelle era fuori di sè per la vergogna.
Pazza e calunniatrice, le avevano detto!
Non poteva resitere ancora in quella stanza!
Corse immediatamente fuori, gli occhi resi ciechi dalle lacrime. Tanto ciechi da non farle vedere la balaustra delle scale, contro la quale si scagliò, prima di precipitare.
Il rumore e le urla fecero accorrere tutti gli abitanti del castello.
"Mio Dio, è morta!", disse il fattore.
In quel momento giunse anche il capitano.
La sosia di Rada era dietro di lui e fissava sconcertata il cadavere di Michelle.
.
Una nuova "Fiaba grigia"...

sabato 30 maggio 2009

Via uno, via l'altro

Tra un (dannato) esame universitario e l'altro non riesco ad andare avanti col romanzo.
Al che sto producendo una quantità industriale di racconti di dubbia qualità...
Qualcuno magari lo posterò più in là, magari dopo una revisioncina...
Intanto ascoltatevi questa grande canzone.

venerdì 15 maggio 2009

Eroi del vento

Giornata PESSIMA.
Mi consolo con un pò di buona musica.
O, per lo meno, ci provo.

lunedì 11 maggio 2009

La storia della marionetta di legno



"Marionetta, picchiala!"
L'uomo di legno si voltò verso Buch, il grasso e terribile capobanda del quartiere.
"Perchè, Buch? E' una di noi. Un'amica", rispose la marionetta con il suo tono meccanico, senza alcuna inflessione vocale.
"Mi ha tradito, ecco perchè! E muoviti, ammasso di legno che non sei altro!"
La marionetta lo guardò con gli occhi vitrei, fisso, gelido come un pezzo di ghiaccio.
"Non voglio farlo"
Buch gli sferrò un cazzotto violento sul volto, tanto forte da torcergli il volto di centottanta gradi.
Il volto ligneo, tuttavia, tornò nella sua posizione originaria senza fatica.
"Marionetta, tu non hai sentimenti, ricordatelo! Che differenza ti può fare se per una volta picchierai una di noi e non un membro di altra banda?"
I meccanismi dentro alla marionetta cominciarono a vorticare.
Che differenza poteva fare?
Perchè non voleva farlo?
Eppure non era nient'altro che un ammasso di legno.
Si voltò verso la ragazzina a terra, spaventata a morte.
Alzò le braccia perfette e levigate.
Poi l'abbracciò.
"Marionetta?! Che diavolo fai?!", tuonò Buch.
Il collo dell'uomo di legno si torse fino a fissare negli occhi il capobanda.
"Vattene. E lasciala stare".
L'ira crebbe violenta in Buch, tanto da rendergli il viso rosso come il sangue.
Eppure non poteva far nulla, perchè anche lui aveva paura di quella marionetta di legno senza sentimenti.
"Dannazione!", urlò, poi corse via.
La marionetta lasciò la ragazza e si fece per allontanare, per un'altra strada, quando lei lo fermò.
"Perchè mi hai salvato, marionetta?"
"Un corpo di legno non deve per forza avere un cuore di legno", affermò.
...............................................................................
Tentativo di favola.
Tanto per variare dai soliti racconti noir/horror/d'azione...

sabato 2 maggio 2009

lunedì 20 aprile 2009

Mecenatismo...

Questo è il lavoro compiuto da un mio amico aspirante/pseudo regista (non me ne voglia per la definizione!), Andrea Baravelli.
Il suo primo cortometraggio era di un eclettismo davvero stimolante.
Questa è la sua rivisitazione grafica della canzone di Lucio Dalla "Nuvolari".


sabato 18 aprile 2009

Recensioni varie (Mostri contro alieni; Push; Franklyn)


Era da troppo tempo che non tediavo nessuno con le mie recensioni. Devo assolutamente recuperare!


1) Mostri contro alieni


Non sono un fan dei cartoni animati, devo ammetterlo. E mai avrei speso dei soldi per vederlo al cinema, se non fosse per il fatto che è stato il mio primo film in 3D!

Galvanizzato dalla nuova esperienza tecnologica, mi sono immerso nel nuovo universo a tre dimensioni dopo aver indossato gli "avvenieristici" (per me, almeno) occhialini 3D.

Che non sono più in due colori come ai tempi dei dinosauri in edicola...

Il film è carino, l'altmosfera B è stupenda, per chi è un fan del genere come il sottoscritto. Fa ridere, e fila via liscio liscio, come un film d'intrattenimento deve fare.

E il 3D è paura (lo so, mi faccio abbindolare con poco)!

Dettagli tecnici del cinema a parte (ringrazio gli amici del Bicocca per averci fatto vedere il trailer dell'era glaciale 3 in tutti i colori del mondo e con un misto di audio diversi davvero indimenticabile, come il fatto di essere usciti dal cinema un'ora dopo l'ora prevista...) lo consiglierei per chi c'ha voglia di passare un pò di buon tempo, magari con bambini a carico, senza doversi sorbire qualcosa di tremendo.


2) Push


Film dal quale mi aspettavo moltissimo. Il concept è ottimo e suona con le mie corde (il protagonista del mio romanzo prossimo-venutro ha più o meno gli stessi "poteri" del protagonista). L'ambientazione di Hong Kong spacca.

Ma la trama è un pò (tanto) confusa, e fa precipitare il film dal livello "gran film" al livello "non è brutto". Un 6 e mezzo, tirando le fila.

Nulla da ricordare negli anni, ma comunque godibile per le sue due ore.


P.s. : qualcuno cerchi a chi l'ha visto il secondo distruttore! S'è perso tra le scene!


3) Franklyn


Se Push ora mi sembra non più tanto male, tutto è dovuto al fatto che tre giorni dopo ho visto Franklyn.

Lo ammetto, avevo un'aspettativa enorme per questo film.

Dal trailer sembrava proprio una gran cosa, gotica con quel tocco di noir che ci sta sempre bene.

E invece no.

Non voglio spoilerare nulla, ma il trailer è assolutamente fuorviante, sappiatelo bene se decidete di spenderci dei soldi.

Un film che strizza l'occhio a pellicole tipo il labirinto del fauno, ma che si perde nella noia e nella totale mancanza di solidità della trama.

Apprezzabile il senso della vicenda, non lo nego, ma assolutamente disprezzabile lo svolgimento.

Anche i personaggi sono piatti e stereotipati, con un interessante vena di follia che però non li riesce a salvare.


Ok, per oggi ho finito...

domenica 22 marzo 2009

World Unite

E' ora di cominiare a sponsorizzare roba un pò meno commerciale del solito. Questi abili musicanti sono l'Orchestra di via Padova, assolutamente interetnici per composizione e genere, ed ho avuto il piacere di ascoltarli ieri sera nella serata di commemorazione della morte di Mamadou Diouf.
Invece che buttare soldi in Gigi D'Alessio e Marco Carta, comprate un pò il loro disco!

martedì 3 febbraio 2009

Il punto della situazione...


La stesura del mio tormentato romanzo va avanti.

E questo è bene.

Ma va avanti lentamente, troppo lentamente.

Il mio desiderio di finire la stesura entro la fine dell'anno và abbastanza in malora, tra università, cose della vita e cacchiate varie, ma sperare non costa nulla.

E ai miei problemi creativi si sono pure aggiunti problemi di natura tecnica.

Il cambio di computer è stato senza dubbio positivo, non devo più aspettare SETTE (e non è una battuta) minuti per l'accensione ed altrettanti per l'arresto del sistema. E' anche molto più veloce nel fare le cose, e finalmente ho un pò di memoria libera.

Ma ecco che la mia gioia s'è un pò annichilita quando mi sono accorto che le pagine di wordpad hanno cambiato formato di qualche millimetro.

Sai che problema, direte voi.

Il punto è che io lavoro molto sulla copia stampata, per correzioni, aggiunte, innovazioni. Quindi di solito prendevo la pagina 32, facevo i miei cambiamenti, stampavo la nuova pagina 32 che prendeva il posto della precedente nel portalistini. Ora il piccolo cambiamento porta uno "slittamento di pagine" che non va per niente bene.

Adesso mi vedo costretto a ripigliare il vecchio pc, che grazie al cielo non ho ancora venduto, e prendere i dati del vecchio formato, da inserire in quello nuovo.

Lo farò in giornata, assolutamente privo di voglia di staccare/attaccare fili e spostare case.

Magari potrei semplicemente fare i calcoli con un centimetro... bà...

martedì 13 gennaio 2009

Still of the night!

Tanto per postare qualcosa e resuscitare un pò il blog...