sabato 30 ottobre 2010

La scala della civiltà s'è rotta



960: abolizione della tratta degli schiavi nella repubblica serenissima di Venezia.

1883: l'Inghilterra decreta la liberazione degli schiavi nelle colonie

E da quel giorno, nella storia mondiale si è verificato un progressivo allargamento dei diritti civili: a votare non più solo gli uomini bianchi (come gli W.A.S.P. statunitensi), ma anche neri, ex-stranieri variegati e donne.
Il problema restò, al limite, nella cittadinanza sostanziale, cioè su chi effettivamente aveva i mezzi culturali e fisici per votare tra gli aventi diritto.
Perchè uso il passato remoto?
Perchè oggi non è più così.
Senza tirare in ballo tesi evoluzioniste di "avanti" e "indietro", è evidente però che le conquiste nell'acquisizione dei diritti civili siano state un'importante affermazione delle teorie di libertà e parità tanto care alle nostre costiuzioni occidentali.
Ma negli anni dei reality show e di facebook, dei casi tv di cronaca che si trasformano in veri e propri romanzi a puntate, dell'allargamento progressivo della cittadinanza non interessa più quasi a nessuno.
Anzi, giammai!
Fino a una decina di anni fa, un dibattito sull'allargamento della cittadinanza agli immigrati sarebbe stato senza dubbio problema di prim'ordine, in grado di scuotere come un battipanni la società civile; ora è una follia il solo parlarne.
Passiamo alla nostra amabile nazione, che in quanto a grettezza non è mai in seconda fila.
"Ma sei matto? Poi ci cacciano via da casa nostra quelli lì!", sarebbe una tipica risposta dei pochi che me l'avrebbero concessa senza mandarmi direttamente al diavolo, alla domanda sull'allargamento della cittadinanza.
Ed il bello che molte di queste persone ha un età tale da aver vissuto in prima persona le ultime lotte per i diritti.
Ma la memoria, si sa, è flebile, soprattutto quando manipolata o quando si deve piegare al giogo dell'interesse personale.
Manipolata ad esempio dalle forze del neo-razzismo leghista.
Nata come movimento indipendentista, con i cori "Roma ladrona" e "Via dal nord, terroni!", una volta insediatasi al governo ha camaleonticamente mutato la propria posizione in forza federalista. Molto più accettabile, per gli amici della coalizione.
E anche il loro bersaglio è leggermente cambiato: non più contro i "terroni" le invettive (non potevano rischiare di essere cacciati dalla coalizione di Silvio, diamine!), ma contro qualcuno di più debole, idifendibile a livello di potere: gli immigrati.

Che "rubano il lavoro".
Certo, perchè ogni italiano d'oggi sarebbe disposto a fare da badante, addetto alle pulizie domestiche, ecc...

Che "sono troppi".
Con il tasso di natalità italiano, dubito che il numero possa essere un problema; una volta che l'attuale popolazione anziana ci lascierà per migliori lidi, di posto ce ne sarà fin troppo.

Ma che, soprattutto, "sono altri".
Una forza esterna unificata (noi siamo una cosa, loro UN'altra), che non porta benefici, ma solo confusione, criminalità e chissà cos'altro. Perchè noi siamo buoni, loro non si sa.
Noi, con la mafia, gli evasori fiscali, i truffatori, siamo i buoni.
Bè, oddio, non so come gli altri possano essere peggio di questo; male che vada sono al nostro livello.

Per uno stato morto com'è il nostro, una pacifica "invasione" non penso possa essere affatto un male; non la distruzione di qualcosa che è sempre stato così (ma quando mai?), ma il tassello mancante per il trasformismo necessario a riportare il nostro paese ad un livello superiore, o come minimo accettabile.
E per tutti coloro che ritengono l'Italia uno stato ben delineato e omogeneo, economicamente e culturalmente, andatevi a vedere la situazione economica della Lombardia e della Basilicata, di quanti battezzati vadano in effetti a messa (ma come, non siamo uno "stato cattolico"?) o seguano un'altra religione (ma come, i musulmani non sono solo arabi?).
E andate a vedere che mentre a Roma l'identità di discendenti del grande impero romano è diffusa e fortissima, al nord si festeggia il Capodanno celtico.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' purtroppo il messaggio populista che in tanti hanno fatto come "dogma di ragionamento".

La scala della civiltà, in Italia, si può aggiustare solo dai banchi della scuola elementare.